Situato a immediato ridosso dal lungomare, il Lido Cluana è sempre stato luogo di ritrovo, immerso nel verde e raffinata nella sua architettura liberty che caratterizza molti edifici delle città marittime delle Marche. Successive destinazioni ne avevano fatto dimenticare il fascino che da qualche anno il Vitanova è stato in grado di restituire.
Intelligente la formula di apertura estiva con i tavoli all'esterno che si animano per l'aperitivo, per il pranzo e per la cena (e per chi si trattiene), ma anche con l'elegante atmosfera interna che ospita anche un angolo cocktail bar e un servizio guidato da Carlo Borroni che in sala recupera gesti quasi dimenticati, come per la preparazione della Crepes suzette flambè. Ai piatti classici della cucina marinara, si affianca un menu nel quale i due chef patronnes Andrea Mosca e Debora Caranti esprimono la loro creatività, puntando sul pescato di primissima scelta con un'ampia selezione di crudi, paste fresche e ripiene hand&home made, uso sapiente di legni per la brace e abbinamenti con ortaggi e verdure stagionali. Un esempio? Tortello ripieno di granchio, bisque di crostacei, panocchie e foglie di sedano piccante.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
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Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)