Paca è la dimostrazione di come con duro lavoro, continua ricerca, perseveranza e tanta passione si possono raggiungere grandi risultati.
Niccolò Palumbo e Lorenzo Catucci sono infatti partiti da zero, contando unicamente sulle proprie forze e, da aprire un piccolo ristorante di cucina contemporanea proprio alla vigilia della pandemia, si ritrovano oggi con un locale sempre pieno e per giunta fresco di stella Michelin.
Sì, perché la cucina di Niccolò è in continua evoluzione. Una mano fresca e raffinata la sua, che non smette mai di creare, con tecnica e maestria. Ne conseguono piatti di grande eleganza dai sapori netti e armonici. Ne sono prova il Mix di legumi risottati con mazzancolle e bergamotto fermentato, il Carciofo in doppia cottura con il suo caramello, latte di capra, olio al basilico o la Lingua di vitello, bietolina e colatura di alici (ormai piatto simbolo), per fare qualche esempio. Tra le new entry da non perdere: i Passatelli di capasanta, cozze, zafferano e scamorza affumicata e il Tortello di cervello di vitello, aceto di lamponi e caviale, una combinazione di gusti decisi che assieme si bilanciano creando un’armonia al palato indiscutibile. Lato dessert è Gabriele, fratello di Niccolò, a occuparsene con dedizione e pensiero, degna di nota la piccola pasticceria.
Ops… dimenticavamo i panificati, tutti autoprodotti, una molteplicità di impasti, farine, lievitazioni. Tutto servito appena caldo e accompagnato, no, non da burro o olio, ma da una deliziosa crema di lardo aromatizzata.
Oltre alla carta, potete affidarvi nelle mani dello chef per un percorso alla cieca, breve, medio o lungo, questo lo decidete voi. Ciò che vi consigliamo è sicuramente di lasciarvi guidare da Lorenzo per il wine pairing, non ve ne pentirete!
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pugliese, classe 1995. Laurea in Traduzione Specialistica e Master in Food & Wine Communication all'università Iulm, è una globetrotter alla costante ricerca del prossimo piatto da assaggiare e del nuovo posto da scoprire.