Davide Di Fabio, 37 anni, 17 dei quali spesi come cuoco all’Osteria Francescana. Nel giugno del 2021 ha realizzato il suo sogno: ha aperto in un ex dancing un ristorante con due scenografiche terrazze, con vista struggente sul porto che divide Gabicce Mare da Cattolica. Un luogo di una bellezza rara ma anche easygoing perché ci si può arrampicare quassù anche solo per leggersi un buon libro.
La linea del debutto è quasi tutta di pesce: in attesa delle stagioni più propizie, di carnivoro in carta ora c’è l’Agnello alla milanese. Pesce fresco e non fermentato o frollato, «e nel tempo», spiega il cuoco, «vorremmo crescere assieme e sensibilizzare i pescatori sui temi più importanti, nel rispetto dell’ambiente e dei destini del mare». Etica, first.
Il menu reca già lo stile che riconosciamo da sempre al ragazzo: maestria sulla definizione delle salse, una certa levità e una precisione chirurgica sulle cotture. Virtù che danno vita a piatti deliziosi e giocosi, somme di addendi sempre riconoscibili. È così che Saluti da Rimini diventa un buonissimo riso cotto con tutte le estrazioni di una catalana, sopra a un battuto di scampi dell’Adriatico. O che le Virtù teramane diventano una favolosa pasta mista di 7 formati, cotta con un brodetto di pesce, riposta in una zuppiera e unita a quel che di fresco c’è al mercato del pesce: canestrelli, bianchetti, mormora, gambero rosa, salsa di cozze, canocchie… Un piatto già molto celebrato.
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articolo a cura degli autori Identità Golose