Un’osteria moderna, capitanata dai fratelli Trecastelli nel Quartiere San Paolo di Roma. Un duo che ha saputo prendersi la scena capitolina a colpi di carbonara e amatriciana, tra le migliori in città. Non solo, nella cucina di Trecca viene dato spazio a ricette romane ormai dimenticate, come l’Agnello brodettato: la carne viene prima cotta in casseruola e poi completata con un dressing di salsa all’uovo che dona un sapore unico al piatto, che fa viaggiare indietro nel tempo.
A dominare le preparazioni sono le frattaglie, cui lo chef Manuel vuole donare la giusta importanza, perché rappresentano l’essenza e l’autenticità della cucina tradizionale romana. Il Padellotto con regaje di pollo e patate al forno è il piatto simbolo, sempre presente in menu. Lo Spiedino di pajata è figlio di un'intuizione felice della brigata, capace di ingentilire e sdoganare una pietanza solitamente usata per condire i rigatoni. Il fratello di Manuel, Nicolò, è il pasticciere. Con dolci come lo Zabaione con la panna e la Crostata di ricotta e visciole, fa godere il cliente fino all’ultimo boccone.
In sala, Diego si destreggia a orientare i clienti con le scelte dei vini, qui solo naturali e che ben accompagnano l’offerta gastronomica. Se si vuole conoscere l’anima ancora più pop di Trecca, Il Circoletto è la loro seconda casa. I due fratelli propongono qui una cucina street-food divertente e senza fronzoli.
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Tavoli all’aperto
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giornalista pubblicista, classe 1992, una laurea in Scienze Politiche, sin da piccolo ammirava la nonna tra i fornelli. Da lì è nata la scintilla e la passione per il panorama enogastronomico