In un piccolo locale nel cuore di Porta Venezia, in via Lambro, con un solo assaggio è possibile essere trasportati verso paesi lontani. Da Bites la ricerca e la sperimentazione sono di casa, lo chef propone percorsi sempre in evoluzione, in cui diverse tecniche di lavorazione si sposano a gusti e ingredienti provenienti da tutto il mondo. È un ambiente di sperimentazione e confronto.
In sala trionfa un ampio bancone su cui avvengono la maggior parte degli impiattamenti; poco più in là si trova la cucina vera e propria, dove a dominare è il fuoco della brace. Il percorso si basa su piccole portate che divertono il palato attraverso accostamenti interessanti. Ogni portata racchiude un connubio di consistenze e sperimentazioni non banali e ben riuscite. Da non perdere il Katsusando di verza, maionese ai gamberi secchi e zenzero che sottolinea il labile confine tra fine dining e comfort food. Ed è così che tra molti piatti che spesso diventano flebili ricordi già il giorno successivo, la memoria, invece, porterà quasi sicuramente a ritornare da Bites.
classe 1996, è cresciuta nelle Langhe: proprio qui nasce la sua passione verso il cibo e il vino, affinata a Milano con un master in Food and Wine Communication. Problem solver e organizzatrice compulsiva, assaggia senza limiti e si rilassa cucinando. Toglietele tutto, ma non gli amici, un buon calice di rosso e un poker di formaggi
classe 1996, è cresciuta nelle Langhe: proprio qui nasce la sua passione verso il cibo e il vino, affinata a Milano con un master in Food and Wine Communication. Problem solver e organizzatrice compulsiva, assaggia senza limiti e si rilassa cucinando. Toglietele tutto, ma non gli amici, un buon calice di rosso e un poker di formaggi