Prima la storia o le specialità? Partiamo da queste ultime per rimarcare che la parabola avventurosa del giovane patron non è certo una stampella che regge bontà incerte. La star assoluta del Gusto della Nebbia, grazioso locale a più vetrine tra corso Como e la Chinatown di Paolo Sarpi, è il Noodle di Chongqing, metropoli da oltre 30 milioni di anime nel cuore della Cina di Sichuan. Spaghetti cinesi di farina di frumento o di riso, asciutti o in brodo, arricchiti da una graditissima abbondanza di spezie, soprattutto pepe e peperoncino. Con tante possibilità di condimento: stufato di tendini di manzo (buonissimi), salsa agrodolce, petto di pollo sfilacciato, brodo di ossa di pollo e manzo…
Main course dai sapori esplosivi preceduti da tanti piccoli sfizi detonanti in pari misura: Uova centenarie (super-umamiche perché fermentate in acqua, sale, carbone e calce per 100 giorni), Trippa di manzo lessa con salsa al sesamo, Bao da lacrima (anche per la piccantezza). Un indirizzo davvero piacevole con prezzi ridicoli per Milano (con 25 euro te la cavi alla grande).
E poi c’è la storia di Lampo Wu, simpaticissimo 28enne da 5 anni in Italia, appassionato di fotografia. Sbarcato qui, si è messo a fare i noodle a casa sua. Gli amici apprezzarono così tanto che lo convinsero ad aprire un locale pubblico. Successo immediato. In sala può capitare che l’aiuti la graziosa compagna Giulia, impegnata nel gruppo Dim Sum. Raccontato tutto, com’è scritto nell’agile menu, “A questo punto i noodles non aspettano altro che potersi abbracciare con il condimento che vi abbiamo preparato con cura”.
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laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose dalla prima edizione (2007), collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Nel 2020 ha scritto con Cesare Battisti "Cucina Milanese Contemporanea" (Guido Tommasi editore)
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