Fino a qualche anno fa, se volevi vedere Torino dall’alto, dovevi salire sulla Mole Antonelliana con i suoi 168 metri, oppure andare a Superga. Dal 2015, Renzo Piano ha dato a Torino la possibilità di essere vista dalla terrazza al 37 piano di un grattacielo in acciaio bianco e vetro. Da questa altezza ha scelto di cucinare Marco Sacco insieme a Christian Balzo, resident chef del progetto: ovvero dal lungolago di Mergozzo nel verbano per posizionarsi a 150 metri da terra, nel ristorante più alto del Piemonte.
La cucina di Balzo si basa sulla matrice di Sacco: si comincia da un classico Vitello tonnato, con vitello rigorosamente al rosa, salsa tonnata e sedano croccante, che si trova nel menu In Piemonte, si continua con gli Gnocchetti al Nero di Seppia con crema di sedano e crudo di mare, nel menu Giro d’Italia.
Il viaggio torna, come è giusto che sia, al Piccolo Lago, con un menu dedicato che comprende icone come il Lingotto del Mergozzo, cioè trota marmorata affumicata al faggio, polvere di aceto balsamico, gel di aceto di lamponi, i Bottoni di Lago con farcia di pesce d’acqua dolce, crema di cannellini e jus di lago e il Lucioperca glassato al beurre blanc, crosta di licoli e albicocca. Creatività fino al dolce, con Latte e rabarbaro, latte di montagna in gelato, cagliata e pellicola, finito con rabarbaro candito.
+390114387800
+390114387800
articolo a cura degli autori Identità Golose