Ciciarà e solo a dirlo pregusti il chiacchiericcio godereccio tutt’intorno di questa vibrante insegna in piazza Santo Stefano a Milano. Un banco, tavoli piccoli e grandi, neon e stampe memorabili sulle pareti, a ricordarci le sacre bevande del buon bere italiano: ma l’indiscussa protagonista di questa locanda 2.0 è la cucina.
Qualcuno ha detto comfort? Oh si: Ciciarà è un luogo caldo e ospitale e basta poco per predisporsi a un’irrinunciabile porzione di mondeghili, una signora bottiglia (anche perché ce n’è di scelta tra etichette di ogni tipo e sorso, soprattutto italiane e francesi, con qualche deviazione qua e là). Una cucina nuda e accogliente, veramente casereccia con in più la freschezza di quegli spiriti gagliardi che amano sbattere la testa, girare senza sosta per conoscere piccoli agricoltori e allevatori responsabili, maniaci di una sostenibilità che ben si presta ai piatti quotidiani, rustici, quelli di una nuova-vecchia osteria di provincia, nel cuore di Milano.
Asino, trota, cinghiale, trippa e lumache, cavoli e broccoli. E poi pasta –asciutta, ripiena, pasta tirata a mano, zuppe di pasta. Entra tutto nella beata dimensione del cucinato, di cotture prolungate che si agganciano al cuore dello stomaco, alla bocca dei ricordi. Cosa ordinare? Plin allo stracotto d’asino, il manzo crudo con le nocciole, i pasticci di verdura, e vuoi non mettere due costine di pecora? Ecco che aumenta la salivazione, ecco che scatta il desiderio di infilzare la forchetta di piattino in scodella.
I ragazzi di Ciciarà sono felici, lo sono soprattutto quando il piatto resta vuoto.
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Tavoli all'aperto
+393402195759
classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.