Una proposta sempre più apprezzata quella di Cesare Grandi, distante dalla frenesia del centro città, che propone una cucina dall’espressività indipendente e scevra dalle mode passeggere. Libera, con ingredienti e ricette che guardano al passato, di base piemontese, ma che esplorano tutta l’Italia. Un pianoforte Alfonsi richiama calore e una sensazione di casa, con arredi tutti in legno e in armonia tra loro.
L’idea di cucina vede la selezione di ingredienti di prima scelta, provenienti da fornitori amici e fidati. C’è una passione per tutto ciò che riguarda le cotture con il fuoco, dalla legna alla brace, quest’ultima rivendicata in quello che forse è il piatto must di Grandi, la pecora. Cotta a puntino, si respira una grande tecnica e confidenza con questa tipologia di carne, con un effetto fumé centrato, non in sovrapposizione al gusto, ma anzi ancora in risalto, assieme alla dolcezza e all’amaro delle verdure. Armonia nei sapori forti del Risotto con robiola e peperoni e nel Carpaccio di tonno con pompelmo e cipollotto, con l’acidità e la grassezza accolte da una crema di pistacchio. La carta dei vini è fatta di produttori sinceri, figlia di tanta ricerca.
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da quasi vent'anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante
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Tavoli all’aperto
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laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da quasi vent'anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante