Una nuova stella illumina la città dei Gigli: è quella del giovane chef Luigi Salomone che lo accompagna sin dai tempi di Piazzetta Milù e che in piena pandemia lo ha raggiunto nuovamente a coronare un sogno nato nella sua città, in tandem con l’imprenditore Lucio Giordano.
In questo palazzo borghese di fine Ottocento le arcate scure e i vertiginosi soffitti chiari definiscono gli ambienti: il bianco e il nero si alternano per dare spazio alla narrazione della tavola, incorniciandone l'interprete che lavora a vista, dritto sul fondo della sala, insieme alla sua valente squadra. Silenzioso, dinamico e grintoso, Luigi è un uomo del fare: mette in linea bontà e bellezza, rigore e creatività, tecnica e carattere. La tradizione aleggia nei suoi piatti e rapisce il cuore di chi si siede alla sua tavola dove sfilano colorati ingredienti, ordinati con eleganza, capaci di toccare testa e pancia in un solo boccone.
Il piacere della cucina comincia dalla spesa fatta al mercato, dalla ricerca del prodotto da valorizzare in tavola affinché sia riconoscibile e celebrato nella sua essenza. Come nel caso della Tartare “braciola” che riprende la tradizione in maniera semplice e geniale o nella profonda bontà della Pasta e ceci con totani, alghe e limone.
Tecnica e tradizione costituiscono il dritto e il rovescio di una stessa tessitura in cui si intrecciano le passate esperienze lavorative, le memorie gastronomiche di famiglia, tesori e bagagli culturali acquisiti in un tempo ricco di azione e passione per l’arte culinaria. Il godimento è assicurato, che vi sentiate Re, Santi o Leoni.
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classe 1985, una laurea in Lettere e Filosofia e un master al Gambero Rosso di Napoli, ha una grande passione per le identità culturali e la memoria gastronomica mediterranea