Squadra che vince non si cambia. Anno dopo anno, con convinzione e ragione da vendere, gli artefici di questo bistrot contemporaneo, assai grazioso e accogliente, situato a pochi passi dal monastero di San Giovanni, nel cuore della città, portano avanti un’idea di cucina contemporanea che dietro la scorza esterna, la corteccia (Cortex in latino), nasconde strati di conoscenze e linfa vitale.
I piatti proposti sono sviluppati a partire da un nucleo semplice che procedendo per livelli e interazione di elementi, determina una progressione del gusto, coinvolgendo consistenze e temperature a rendere più articolato, ma sempre chiaramente intellegibile, l’insieme. Niente vincoli forzati col territorio, semmai materie prime locali se pregevoli e spazio a interpretazioni libere (molte declinate anche in versione mezza porzione) di ingredienti scelti per Simone Devoti, Diego Sales e Mikako Tomita.
Il comparto vini, con una predilezione per i naturali, e la sala fanno perno sulla spumeggiante Ottavia Devoti.
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma
Tavoli all’aperto
autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma