Un grande amore per la cucina di tradizione, quella sincera che trae origine dalla saggezza popolare e dall’abilità delle nostre nonne. Lo chef Daniele Citeroni Maurizi ha aperto la sua Osteria Ophis per rendere omaggio alle ricette delle Marche e di Ascoli Piceno, ma senza dimenticare un tocco di creatività.
«Acquistare il ristorante, che ho aperto a 22 anni, dopo lo studio all’alberghiero, è stata una scelta di impulso, ma oggi ne vado fiero» racconta sorridendo lo chef. La mia filosofia parte dalla valorizzazione della cucina popolare, così bella e ricca di amore, rivista in chiave contemporanea, con metodi di cottura moderni e materie prime di pregio. Non serve guardare all’estero: abbiamo già tutto in casa». Il punto di partenza sono le erbe aromatiche, che lo chef coltiva in un appezzamento di terreno a poca distanza del ristorante, e gli ingredienti di piccoli produttori, che variano da 26 a 28 a seconda delle stagioni.
Tra le proposte da non perdere, Il pancotto che diventa tombolo, un lavoro sul recupero del pane con il pancotto che si trasforma in crocchette poggiate sulla prebenna, una sorta di cavalletto dove le donne creavano i magnifici pizzi al tombolo, e la Galantina e giardiniera, piatto della festa da 21 anni in carta, con la gallina farcita che risulta estremamente succulenta e morbida e il ripieno che contiene un pizzico di curry e paprika. Si finisce in dolcezza con Come un funghetto offidano, semisfera di meringa, fondente all’interno, farcita con crema all’anice, per conservare la parte aromatica classica.
+390736889920
Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
+390736880401
giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015