Quando hanno proposto a Raffaele Alajmo, ceo e maitre des lieux del Gruppo Alajmo, di aprire un ristorante nel favoloso Royal Mansour, lui ha opposto un secco diniego: «Non lavoriamo con gli hotel, la catena decisionale è troppo complessa». Il suo interlocutore l'ha rassicurato: «Non in questo caso: sopra di me c'è solo... il re del Marocco».
La struttura - niente stanze ma solo riad privati su 3 piani, ciascuno con un terrazzo con piscina e camino - è diventata così la sede del nono ristorante - il primo fuori dall'Europa - degli instancabili Alajmo Bros. Sesamo - un omaggio all'Oriente favoloso delle Mille e una Notte, ma anche al seme che unisce il Mediterraneo - è un’insegna puramente italiana, e puramente Alajmo: in carta ci sono alcuni nostri classici come le esaltanti Melanzane alla Parmigiana, ma anche firme di Massimiliano, come la Battuta di carne cruda al tartufo bianco o il Risotto allo zafferano con gremolata di anguilla e ghiacciolo di barbabietola.
Il classico Cappuccino di seppie è diventato "Cappuccino Majorelle", con l'alga spirulina che dà il blu oltremare dei giardini di Marrakech. Quanto alle materie prime, l'insistenza sulla perfezione richiede una certa laicità sul km0: qualcosa s’importa dall'Italia e dalla Francia, il resto si prende localmente; un agronomo italiano lavora su terreni dei Domini Agricoli Reali per coltivare varietà di pomodori, cavoli e broccoli nostri. Approfittando delle due primavere del Marocco, le primizie arrivano già sulla tavola a gennaio, come dei pisellini perfetti, serviti crudi e croccanti in una salsa al pistacchio.
+2120529808282
Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
+212661344341
scrive di cibo, viaggi e costume per Amica, La Repubblica, SportWeek