Lo dice il nome stesso, omakase cioè fai tu, quello che succede intorno all’elegante bancone di Francesco Preite, primo itamae italiano, chef del sushi che, innamorato della cultura del Sol Levante - dove è andato spinto dalla passione delle armi da taglio che è poi diventata quella per i coltelli da cucina e, inevitabilmente, per la cucina stessa. Oggi è maestro di tecnica, di estetica, dell’ingrediente sul quale non transige in termini di qualità e caratteristiche adatte ai suoi piatti.
Affidandosi allo chef si decide di intraprendere un viaggio inedito che vi farà dimenticare di essere a due passi dal Castello dell’Imperatore di Prato, anche se non mancano eccellenze locali. Venti assaggi che esaltano il pescato di luoghi vicini e lontani - le capasante della prefettura di Hokkaidō, il salmone selvaggio dell’Alaska, la ricciola dell’Adriatico - spiegato meticolosamente da Francesco che instaura una connessione con i dieci commensali e tra di loro mentre scoprono tecniche e ingredienti della cucina Giapponese - come la salsa di soia artigianale non pastorizzata, il dashi, il gari e il wasabi fresco - chiacchierano, si sentono a casa e sorseggiano sake e vini naturali.
Gastronoma e professional organizer affianca i professionisti del settore - e non solo - nell’organizzazione del loro tempo, spazio e nello sviluppo e implementazione di nuovi progetti.
La tavola è il suo posto preferito: ama esplorarlo in Italia e durante i suoi viaggi all’estero per poi raccontarlo.
Oltrechè per questa guida, è contributor per altre testate di settore.
Instagram: emme.vu.ci
+39057427765
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