Quanto si è disposti a fare per inseguire un sogno? Questa la domanda che sorge spontanea assaggiando uno dei piatti di Massimiliano Capretta, il cuoco che ha buttato il cuore oltre l'ostacolo, per la voglia di poter continuare a fare quello che nella vita ha sempre desiderato: cucinare, ma con criterio e ricerca.
Così, dal 1998, si è specializzato sempre più in un tipo di cucina che potrebbe essere definita "bio-cucina mediterranea". Tutti gli ingredienti utilizzati infatti hanno origini certificate e tracciabili, oltre ad essere tendenzialmente prodotti di nicchia, locali e Presìdi Slow Food. Camminando il territorio, infatti, Massimiliano entra in diretto contatto con i produttori della sua terra, che cerca di aiutare acquistando direttamente da loro e valorizzandone il lavoro parlando delle ultime novità a tavola con i clienti.
Piatti sani ed equilibrati, somma totale di avanguardia, nutraceutica, gourmet attitude e grande creatività. In cucina con lui sua sorella Dalila, che ha scelto invece di concentrarsi sulla pasticceria, un'arte in cui riesce particolarmente bene. Un percorso che parte dal mare per attraversare le colline, fino all'entroterra, un modo per declinare in tutte le sue forme la ricca biodiversità abruzzese.
Molto ragionata anche la carta dei vini, che offre la possibilità di poter scegliere tra diverse referenze biodinamiche e indipendenti, contrassegnate da un quadratino bianco, simbolo distintivo introdotto in carta dallo chef quando ancora non era esplosa la moda dei vini naturali.
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cresciuta a pane e grunge è storica dell’alimentazione e amante del bello e buono, soprattutto a tavola. Innamorata di Capatti e Bourdain ha fatto suo il motto Hungry for More, sempre. Oggi è il motore di Meet in Cucina e Meet in Cucina Magazine. Instagram @fmanci_ni