Sempre più in forma e solido questo giovane figlio d’arte alla guida delle cucine di questa storica locanda di Bressanone. Un distillato di cucina internazionale classica, armonie nipponiche e fresche essenze di agrumi mediterranei. Una firma ormai riconoscibile. L’Astice con cetriolo e finocchio e il Foie gras ghiacciato con anguilla e mela Gravensteiner danno subito tono alla serata. Il Salmerino con la “mano di Buddha”, un agrume che come gli altri viene coltivato in un wintergarten a Novacella, insieme ad altre rarità botaniche, goloso e fresco. Poi i Cappelletti con fonduta alle foglie di fico e gambero di fiume. Strepitosi. Il Rombo con caviale Kaluga e zucca e il Wagyu di Hokkaido con carciofo e jus alla mela nera, impeccabili.
Ma è il semplice Sorbetto al litchi, limequat e sesamo a svelare meglio le potenzialità di questo giovane cuoco. Impeccabili gli abbinamenti di Michael Falk che pesca da una carta dei vini ricca di sorprese e piccoli gioielli enologici. Chiosa finale: nell'inverno 2024/25 l'hotel è chiuso per ristruttrazioni, dovrebbe riaprire il 30 aprile 2025.
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia
Ristorante con camere
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