Lasciare al commensale una storia: questa è la sfida quotidiana di Pietro Penna, chef del Casamatta Restaurant, struttura di gran fascino appena fuori Manduria.
Gli interni sono dominati da un grande camino e da una moltitudine di tavoli, in un divertente caos ordinato. I piatti raffinati del menu tradiscono il curriculum prestigioso dello chef ma anche le consapevolezze pragmatiche e contemporanee che gli son valse la Stella Michelin nel 2019. La sua è una cucina di carattere, concreta ma anche visionaria. Molte delle materie prime arrivano dall’orto di proprietà, lo stesso che nel 2021 ha contribuito a portare al Casamatta la Stella Verde Michelin per la cucina sostenibile. Una magistrale interpretazione del vegetale traspare dal cavolfiore affumicato, ketchup e maionese, e dai ravioli di funghi e nocciole. Il Mediterraneo irrompe invece sulla tavola con la triglia al pecorino, caciucco e sedano.
La generosità del gusto è il vero elemento presente in ogni piatto di Penna, lo stesso che gli permette di continuare a raccontare una storia, lasciando ai suoi commensali preziosi ricordi. Di gran valore il momento dedicato al dessert. Notevole il servizio di sala e la cantina.
nasce a Bari nel 1988 e da allora "va sempre girando" (cit. nonna Laura). Scrive di ristoranti, di terre e personaggi leggendari. Ha pubblicato: "Puglia à la carte", "Incredibilia" e "Canti di Terra e di mare"
Tavoli all’aperto
nasce a Bari nel 1988 e da allora "va sempre girando" (cit. nonna Laura). Scrive di ristoranti, di terre e personaggi leggendari. Ha pubblicato: "Puglia à la carte", "Incredibilia" e "Canti di Terra e di mare"