Un ristorante che da anni, e in maniera consistente, ha fatto breccia nel cuore dei cinesi proponendo alcuni classici dei fratelli Cerea, con la declinazione, l’opera di ricerca e di valorizzazione dei gusti locali fatta dall’ottimo Stefano Bacchelli. È cosi che al DaVittorio Shanghai si trova un menu tradizione con i classici di Brusaporto come la tartare, i paccheri al pomodoro in 3 tipologie differenti, l’uovo all’uovo; e altresì si trova un menu Carta Bianca dello chef con 14 portate e ricette nuove ideate qui.
Il piatto più significativo che rappresenta di piu Bacchelli è sicuramante la Double duck, che cotta e presentata in varie forme ora ha raggiunto un livello di assolutezza: con l’impiattamento ornato dal tortino di zucca sembra un vero e proprio dipinto del XIX secolo. Un artwork che è “double” perché viene servito prima il petto e poi i tortellini ripieni con la farcia della coscia. Il Chawanmushi è arricchito di un layer di baccalà mantecato e ricoperto di caviale Oscietra del Sichuan. Lo Yellow croaker cotto al bbq giapponese è servito con spuma di patate affumicate e olio al cipollotto. Le fish maw sostituiscono la trippa italica (qui non disponibile).
giornalista col vizietto dell'esterofilia (da buon germanista) e del cibo (da buon modenese), dal 2007 vive felice in Cina, a Shanghai, tessendo ponti tra Oriente e Occidente
+862164746628
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giornalista col vizietto dell'esterofilia (da buon germanista) e del cibo (da buon modenese), dal 2007 vive felice in Cina, a Shanghai, tessendo ponti tra Oriente e Occidente