Moebius si chiama il ristorante gastronomico, ma anche tapas e cocktail bar, che Enrico Croatti ha aperto a Milano. La struttura di via Cappellini 25 - nel dedalo di strade tra via Vittor Pisani e corso Buenos Aires - è un vecchio deposito di tessuti di 700 mq, con una specie di piattaforma sospesa in aria; ampia, scenografica, curata. Splendida. Una delle location più belle in città: legno, ferro, vetro, cemento. Volte altissime, 12 m, che consentono un sistema di doppi livelli: il piano terra ha un'offerta di piattini più easy e di cocktail di qualità (più musica jazz dal vivo). Il piano di sopra, ossia la piattaforma, è il luogo dell'alta cucina («Io la chiamo Osteria Gastronomica, ho bandito la parola "gourmet"»).
«Propongo un concetto nuovo di tavola, ritornando alle mie origini romagnole, quindi all'idea di osteria, ma contemporanea e gastronomica», spiega Croatti. Trenta posti a sedere e uno chef table capace di ospitare fino a 8 persone. Il menu è un inno alla cucina italiana, contaminata però dalla personalità dell'autore, quindi anche tributaria della sua recente esperienza spagnola, di successo.
I piatti sono tecnici ma golosi, senza diventare ruffiani. Giocano col prodotto, a volte trattato in più declinazioni, mantenendone l'essenza ma divertendosi a cambiarne aspetto, texture, a renderlo più suadente nelle varie trasformazioni. Poi c'è la tendenza alla sottrazione. Quella del Moebius è una cucina che ammicca alla neo-trattoria metropolitana, in vesti urban chic.
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
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