Riva del Garda è un po’ “la Rimini del lago”, amatissima dai turisti austriaci, tedeschi, olandesi e così via. Per gli stranieri è sole, spritz e pizza, per gli italiani è la porta verso il Nord Europa. È una destinazione affollata, internazionale e così la sua cucina. Peter Brunel è trentino e ha cominciato qui la sua carriera, conquistato nel 2003 la prima stella Michelin della zona, poi è partito e ora è ritornato a casa.
Peter Brunel, il ristorante, è letteralmente una casa all’interno di una villa nell’entroterra di Arco, arredata in modo assolutamente personale dallo chef stesso. Soprammobili e ricordi scelti dalla vita, lampade di design e arredo minimal, cucina a vista incorniciata a mo’ di quadro in legno e oro.
Niente di stereotipato come vorrebbe l’ultima moda, esattamente come il menu: tre percorsi più la carta che viaggiano su tre registri. I Classici dello chef come Uovo&Uova o Piccione foie-gras e ciliegie, il menu Le famiglie degli ortaggi e l’oliva del Garda in cui si indagano radice, bulbo, foglia, fiore e il territorio, sino al nocciolo. E poi il menu Nikkei, con ceviche, causa rallena e nigiri. Si va dal binomio patate e formaggio, alle acidità peruviane, è tutto ben eseguito, volutamente goloso, esteticamente piacevole. Carta dei dessert realizzata con Loretta Fanella in cui, anche qui, si viaggia dall’Alto Garda trentino a yuzu e tè macha.
Difficile da inquadrare, è un ristorante libero dagli schemi del fine dining nostrano e molto più vicino al gusto internazionale e curioso dei suoi clienti.
+390464076705
Tavoli all'aperto
+390457420021
vede gente, mangia cose... Food editor, firma de La Cucina Italiana, Vanityfair e altre storie. Gourmet disincantata, mangia tutto, abile con le bacchette cinesi, habitué di cocktail bar. Frequent flyer based in NoLo (Milano)