È sempre più la Calabria la destinazione d’eccezione in quella parte del meridione d’Italia che intorno alle costiere campane del mito e del jet-set si sta costruendo meritata fama nel mondo della cucina gourmet. Meritatissima nel caso del borgo storico di Nicastro, a Lamezia Terme, grazie al primo dei ristoranti che hanno coraggiosamente aperta la strada del fine dining d’autore in questo angolo di Calabria.
Luigi Lepore continua il suo personale viaggio nella cucina d’autore, rilegge il suo personale racconto della terra dei Bronzi e dei cedri, del pesce spada e degli olivi millenari, delle infinite meraviglie e del “non finito” che ricorda a ogni angolo di strada quanto gli uomini sanno essere cattivi contro se stessi. Una cucina intensa quella proposta da Lepore, in cui proteine appena sfiorate dal calore si vestono di frutte e spezie bruciate, si intingono in acetiche di insospettato equilibrio per chiudere su estrazioni balsamiche, e girare e girare al palato con un ritmo che sembra non avere mai fine. Un periodo quello attuale della cucina di Luigi Lepore che parla intensamente di terra. Con il mare a far da contorno. Intimamente calabrese, a pensarci bene.
si occupa da trent’anni di terzo settore. Espia i suoi peccati raccontando di donne, uomini e del loro lavoro. In cucina in particolar modo, perché far da mangiare è atto d’amore o non è. Nasce nel secolo breve, italiano e meridionale. Ma è pura fortuna. Ha una moglie paziente e tre figli spettacolari, perché fortunatissimo.
+390968202934
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si occupa da trent’anni di terzo settore. Espia i suoi peccati raccontando di donne, uomini e del loro lavoro. In cucina in particolar modo, perché far da mangiare è atto d’amore o non è. Nasce nel secolo breve, italiano e meridionale. Ma è pura fortuna. Ha una moglie paziente e tre figli spettacolari, perché fortunatissimo.