Stefano Sforza da sempre ci ha abituato ad affiancare a un menu di piatti classici, Opera, uno più stagionale, orientato all’esaltazione di materie prime che rientrano in una determinata categoria. In questo autunno ci racconta delle crucifere, con verza, cavolo e broccolo a diventare i protagonisti di un percorso che esprime nitidamente i sapori, arricchendosi però di effetti palatali nuovi, più croccanti. Accade sia nella verza con soia e clementina, sia nel risone con diversi tipi di cavolfiore e Roccaverano. Nel primo, la delicatezza subisce un punto di rottura con le foglie essiccate; nella pasta, la dolcezza della mantecatura subisce un effetto rimbalzo con la croccantezza dell’ortaggio.
Ricercata la selezione dei vini e dei distillati, a cui si affianca un’altrettanto curiosa e non scontata proposta di tè verdi e neri dalla Cina e dal Giappone.
laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da quasi vent'anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante
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laureata in Economia e valorizzazione del turismo, trasforma la sua passione per l’enogastronomia in lavoro. Giornalista, è consapevole dell'effetto moltiplicatore che anche solo un ingrediente può avere in un territorio. Da quasi vent'anni viaggia (molto) e racconta tutto quello che assaggia di curioso ed entusiasmante