Uno dei ristoranti più interessanti dell'Agropontino è guidato da Simone Nardoni, giovane chef emergente, JRE con esperienze formative tra Italia e Spagna, dal Mugaritz di San Sebastian fino al Marconi 23. Stella Michelin nel dicembre 2020, lo chef propone una cucina creativa che attinge al territorio e alle ricette dimenticate per reinterpretarle in modo inedito.
I menu degustazione permettono un avvicinamento graduale alla filosofia di Nardoni: si può scegliere tra Avvicinandosi (3 portate a 55 euro), Visioni & Prospettive (5 portate a 80 euro) oppure il più complesso Radici nel cemento (8 portate a 100 euro). Qui potrete godere di una tavola aperta, libera e senza schemi tradizionali, tanto è vero che non troverete la schematica divisione tra antipasti, primi e secondi, ma “pesci, carni, paste”, all’interno di una carta che abolisce le categorie di ordine prediligendo un altro tipo di racconto.
Non perdete un assaggio del Wafer croccante con crudo dal mare, dell’immancabile Piccione e del dessert Aneto, kiwi e dragoncello. La carta dei vini spazia dall'Italia al mondo e per avvicinare la clientela a una cucina gourmet, sicuramente diversa da tanta offerta della provincia di Latina, il pomeriggio l'angolo bar introduce aperitivi e cocktail e chiude nel dopo cena con digestivi e distillati.
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articolo a cura degli autori Identità Golose