A pochi chilometri dal centro città, in un elegante casolare immerso nella prima campagna bolognese, è lo chef Dario Picchiotti a farsi portavoce di una cucina di pesce estrosa, gustosa e mai banale. Il menu si apre con un’interessante selezione di crudi per poi proseguire con un numero limitato di proposte di antipasti, primi e secondi piatti, dove “limitato” riveste la sua accezione più positiva e sta a sottolineare l’estrema cura per la materia prima e per ogni preparazione.
Ai commensali, oltre alla proposta à la carte, viene offerta la possibilità di scegliere un percorso degustazione da quattro a sette portate al fine di provare più piatti, scelti liberamente tra quelli in menu, con il migliore rapporto qualità-prezzo. In questo modo è possibile cogliere tutte le sfaccettature di una cucina che propone piatti talvolta audaci e gioca con le materie prime esaltandone tutti i sapori, mantenendo sempre la centralità del pescato e della sua freschezza. Ne sono un esempio lo Scampo crudo in carrozza, un tripudio di contrasti di temperature e consistenze, o il Calamaro toscano, un calamaro scottato ripieno di una delicata pappa al pomodoro, must della cucina toscana, crema di pecorino e cavolo nero.
La compagna dello chef
Giada Berri cura il servizio di sala e la cantina proponendo una vasta selezione di referenze da tutta Italia e un’ottima selezione di champagne. Se preferite rimanere sotto le due Torri, da
Casa Merlò, il ristorante che lo chef ha aperto insieme al socio
Francesco Tonelli, potrete trovare una selezione di proposte di pesce “Da Sacerno”.
Maria Vittoria Caporale
Bolognese, classe ’96, “A tavola” è il suo posto preferito. Dopo una laurea in Scienze Gastronomiche e un Master in Food&Wine oggi scrive di gastronomia e si occupa di comunicazione per progetti e realtà del settore