Siamo in Trentino, in val di Sole, a Commezzadura, in località Piano. Lì la famiglia Burba cura l'attività di un maso che porta il loro nome, Maso Burba. Lì da tempo, cattura l'attenzione di chi vuole andare oltre gli stereotipi della cucina di montagna da pochi mesi, da quando la vecchia guardia, mamma Claudia all'accoglienza e papà Arrigo in cucina, ha lasciato spazio ai due giovani figli, Giampaolo, classe 1981, e Roberto di tre anni più giovane. Meglio a uno dei due.
Roberto e Giampaolo sono cresciuti collaborando a forni e fornelli anche con loro padre ma quando hanno ricevuto le chiavi della struttura, dicembre 2018, hanno preferito dividersi, in fondo non hanno mai sviluppato una loro linea comune. Roberto, adesso all'agriturismo Mas dei Chini a Martignano, è stato, ad esempio, per un lustro la spalla di Alfio Ghezzi alla Locanda Margon, mentre suo fratello, forte della complicità con la moglie Paola Eccher, ex nella sala dello Zur Rose ad Appiano, ha preferito restare e investire nel maso di famiglia.
I frutti li vedremo finiti ulteriori lavori, una nuova cucina perché la vecchia era modernariato ormai. Quello che continueremo a non trovare sono le preparazioni scontate, da sosta turistica. A Maso Burba c'è un Trentino letto attraverso la mente di un cuoco di talento come i Fagottelli di patate ripieni di galletto, finferli e sugo di vitello; la Tartara di manzetta trentina e polenta soffiata; gli Gnocchi di patate; Sella di cervo in purea di sedano rapa e finferli fino la Torta di fregolotti e mele, gelato alla crema.
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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