Storia e cultura del territorio dell’Alto Piemonte, da anni il punto di riferimento, tappa imprescindibile, che con l’arrivo in cucina di Simone Vineis, figlio dello chef Sergio, è stato capace di restare contemporaneo nella sua offerta, dotandola di più profondità e al contempo leggerezza. Il biellese vien omaggiato subito: l’aperitivo vede la farina di polenta, del molino di Maccagno, e la mostarda di mele, da Cerrione. Il barbecue è protagonista in piatti eccellenti come la Quaglia farcita alle castagne, petto alla brace, finocchi e salsa al melograno.
Semplice non significa banale. Anzi, con il formato di pasta "lumachine", si respira un po’ l’aria di casa, arricchita da pane, al centro, alici e finocchietto ad aprire i sapori. La “finestra sul giardino” fa respirare l’aria di montagna e dei boschi che circondano questa parte nota come Alto Piemonte. Funghi ed erbe selvatiche in tutte le forme e diverse cotte. Trionfo di estetica. La selezione dei vini vede una ricca presenza di Doc e Docg locali - Gattinara, Ghemme, Boca - ma anche una sfaccettata e ricca presenza di referenze dell’Italia e del mondo tutto. Servizio di alto livello.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
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Tavoli all’aperto
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