L'ex Dispensa e Vini si è trasformata dal mese di febbraio nel Natura, un ristorante dal nome impegnativo ma che ben identifica il campo d'azione prediletto da Marco Acquaroli, un classe 1985 che ha improntato il menu, così come i percorsi degustazioni, in chiave squisitamente glocal. Con grande attenzione alla materia prima, ai rapporti con i farmers, ai produttori e allevatori dell'area lacustre, ai macellai delle migliori carni della vicina Rovato, dall'insalata di vigna con lumache alla versione dolce dell'insalata, per chiudere il pasto, dal Risotto con caprino, thè e tarfufo alla scenografica Sarda barbecue, dalla Cipolla con caviale e siero di latte al Maialino con senape e miele.
Piuttosto varia e divertente la scelta dei piatti, che passa da esecuzioni più creative a percorsi che possono tranquillamente attirare l'attenzione di una clientela vegetariana e vegana all'occorrenza. Rimane forte e indissolubile il legame con il territorio come si evince anche dalla carta dei vini che ispeziona diligentemente la Franciaciorta, ma al tempo stesso si concede il vezzo non da poco di una sezione dedicata esclusivamente ai vini naturali per scelta quasi obbligata visto il nome del ristorante, ma che alla fine risulta vincente anche nell'abbinamento al tavolo.
Con etichette sorprendenti, non solo italiane, con presenze importanti di triple A. Un bel passo in avanti per una cucina ambiziosa e non banale che si distingue in tutto e per tutto dal bistrò attiguo, ancora legato al nome della vecchia Dispensa. Dal primo marzo 2020 c'è anche un menu vegetariano (declinabile in vegano).
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giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare