C’è un po’ tutto e tutto è ben fatto. L’affaccio sul piccolo lago che si respira nella bella stagione seduti in terrazza e che si ammira dalle vetrate in inverno al caldo del camino dalle forme moderne come tutta la struttura e la filosofia di questo elegante locale ricavato egregiamente da un vecchio magazzino nel 2018.
A guidarlo è lo chef Gianmarco Dell’Armi, classe 1991. Un destino segnato il suo. Prima dalle gesta di una mamma cuoca ben conosciuta in città, poi dall’Accademia Niko Romito. Un’impronta determinante dal punto di vista tecnico ma sulla quale, via via, ha saputo applicare una propria idea di cucina fresca, tra carne e pesce accompagnati sempre da un richiamo vegetale, con un legame elastico e liberamente ispirato con le tradizioni.
Sul fronte carnivoro, prevalente, il menu di inizio 2024 annovera Coscia di anatra confit, spinaci e mandarino o Agnello porchettato e maionese di patate e olive, su quello ittico Baccalà mantecato, pane, cipolla rossa e prezzemolo e Polpo e bieta. Se la matrice è evidente, lo è pure la personalità del cuoco. Ai tavoli si muove con sempre maggiore disinvoltura Davide Coletta.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+390864238032
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)