Gli italiani che cercano fortuna fuori dai nostri confini dovrebbero essere guidati da sani esempi di successo. Il nostro benchmark preferito è Christian Puglisi, il danese-messinese che in pochi anni ha costruito un impero a Copenhagen: l’ammiraglia Relae, il wine bar con piccoli piatti Manfreds & Vin, la panetteria (sostantivo riduttivo) Mirabelle, il cocktail bar Rudo e Baest.
Specificare che Baest è una pizzeria è come dire che Mauro Icardi è bravo a giocare di testa. I lievitati – somma di lievito madre, farine danesi esplorate col lanternino e forno a legna infuocato fino a 500°C – sono solo una parte della meravigliose leccornie di questo locale incasinato, nel senso migliore del termine, cioè festoso.
Soprattutto, a tavola trionfano le strabilianti materie prime, capaci di combinare prodotti biologici (dalla Farm of Ideas, a 40 minuti dalla città) e sostenibilità, il concetto preferito dal radicale Puglisi: il latte proviene tutto da 16 mucche di proprietà, i salumi da maiali allevati come dio comanda, le verdure sono ultrabiologiche.
Un piccolo paradiso, insomma, che mette insieme il meglio del paese originario e quello adottivo del ragazzo. Un luogo in cui si condivide tutto, dalle fette di pizza ai salumi, dalla mozzarella (meravigliosa, chiedete lumi a Carlo Petrini) ai pickles. Fino alla stracciatella. Anzi no, quella col cavolo che la condividiamo.
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classe 1973, laurea in Filosofia, giornalista freelance, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose dalla prima edizione (2007), collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso diverse scuole e università. twitter @gabrielezanatt instagram @gabrielezanatt