Il Conero nella mente e nel cuore. Alessandro Rapisarda scopre, riscopre e approfondisce quotidianamente tradizioni e usi di questo territorio dalla doppia anima, con il monte omonimo che scende a picco sul mare e con tutto ciò che gli sta intorno. Ambienti dai quali arrivano i frutti del lavoro di contadini e pescatori, dai mòscioli (una particolare varietà di cozze, disponibili da maggio a ottobre) ai paccasassi (finocchio marino), dai legumi alle carni. Che Alessandro interpreta con uno stile mediterraneo raffinato, divertente e goloso.
Pochi tavoli e tanti colori, anche nei piatti, guidati dalle stagioni e pensati con solida creatività, distribuiti tra la carta e tre menu degustazione: “Classico”, “Purezza” ed “Esagerare ma con equilibrio”, un manifesto dichiarato della cucina del ragazzo. Dal primo peschiamo la Corvina di lenza arrostita, carote, radice di prezzemolo ed estratto di pino marittimo; dal secondo, menu di crudità, una Rosa di baccalà e intingolo di pollo alla cacciatora; dal terzo delle Linguine di Gragnano con levistico, vongole e bottarga di muggine.
Sempre fuori menu, due piatti simbolo del nostro: Risotto alla marinara e Capasanta alla carbonara.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+390719330292
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)