Alessandro Rapisarda, 35 anni, ha fatto esperienze con nomi importanti della cucina, da Roger Verge a Mauro Uliassi, da Martin Berasategui a Piergiorgio Parini ed Enrico Crippa a cui si aggiungono anche periodi in Giappone, New York e Washington. Vincitore nel 2016 della selezione italiana del San Pellegrino Young Chef e l'Acqua Panna Contemporary&Tradition Award nella finale mondiale con la sua interpretazione di Risotto alla marinara, qualche anno fa ha scelto la deliziosa Numana per aprire il suo ristorante. Il suo sembra davvero un piccolo angolo di casa, intimo e accogliente, affacciata tra le case del borgo.
I piatti raccontano il rapporto complice di Alessandro con il Conero, con il suo entroterra e con i prodotti che ricerca da agricoltori e pescatori, cogliendo abitudini e segreti per utilizzarne ogni parte e che diventano fonte di ispirazione, filtrata attraverso ricordi ed esperienze esotiche. Ecco i paccasassi, i moscioli selvatici di Portonovo, i carciofi di Montelupone, la roveja, la pesca Saturnia, la cicerchia di Serra de Conti e il pesce povero locale, ma anche lo yuzu, il wasabi, il cioccolato di Modica e i capperi. Scelte che confermano lo straordinario talento e la grande sensibilità dello chef anche nei confronti dello spreco alimentare e della sana alimentazione.
L'avvio già pirotecnico con gli apetizer, poi piatti precisi e di grande profondità tra i quali la Liza Aurata (tutte le parti del cefalo in diverse consistenze), il Riso in brodo di busbane e guatti, la Trippa iodata e dragoncello (trippa di bovino e bottarga di muggine fatta in casa).
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Tavoli all'aperto
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esperto di comunicazione, giornalista e sommelier, da trent'anni racconta ristoranti, produttori e territori. È fondatore e curatore del congresso di cucina regionale MeetInCucina e del sito vinirosa.it