Cucina vegetale integrale. Antonio Chiodi Latini mette in atto nel centro di Torino la sua visione di rispetto della natura e della stagionalità. Nel piatto si trovano solo vegetali, trattati nella loro integrità con creatività e garbo, dalla buccia alle foglie. Nessun ingrediente di origine animale e quasi nessun accenno a tofu e tempeh, che solitamente imperano quando si vanno a togliere carne e pesce.
Antonio Chiodi Latini, come un alchimista, parte dalla natura per creare un percorso che non è mai uguale a se stesso e basato su ingredienti che non si duplicano mai nel corso del pasto. Pochi coperti, atmosfera rilassata e cucina direttamente in sala per una cena che diventa uno spettacolo fin dai primi momenti. Lo chef volteggia ai fornelli, portando direttamente al tavolo le sue creazioni, descrivendole e raccontandone la filosofia. Al suo fianco la figlia Giorgia, passato come responsabile di marketing, che oggi abbraccia con il sorriso questa bella avventura di famiglia.
L’elemento del gioco si mischia alla tecnica per nuove esplosioni gustative, ancora più stupefacenti se ci si ricorda che sono 100% veg. Da non perdere l’Indivia belga cotta a bassa temperatura ed essiccata in modo da sembrare fritta (ma non lo è) con salsa di salicornia, le Carote di Altura con crema di qumquat e macadamia, la tazza che contiene una estrazione di Peperone di Carmagnola con ratatouille di verdure e affumicatura al muschio quercino. Anche i dolci sono vegani. Un percorso divertente e non convenzionale, che lascia leggeri e contenti.
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giornalista professionista e professore di Antropologia del Cibo all’Università Iulm di Milano. Collabora con Fine Dining Lovers e altre testate del settore food. È stata nominata Chevalier de Champagne ed è stata per tre anni Responsabile della parte giornalistica food di Expo Milano 2015