C'era una volta la leggenda di una Bologna in cui si mangia bene sempre e dovunque, un paese di Bengodi dove le montagne sono fatte di mortadelle e scorrono fiumi di besciamella. Una volta, appunto. Ora è diventato difficile rispondere alla domanda "Dove ceniamo fuori stasera?". Per fortuna c'è Oltre. Nei suoi primi 3 anni di apertura il ristorante è riuscito in un duplice e ambizioso intento: confortare la clientela conservatrice, divertire la clientela curiosa.
I primi trovano nei piatti di Daniele Bendanti (già capo partita da Arnolfo e chef dell'Osteria Bottega) un omaggio pedissequamente filologico alla tradizione cittadina: difficile fare rimostranze al suo ragù (che ora si vende pure in barattolo e riscaldato a casa, in padella, regala non poche gioie); impossibile lamentarsi della sua Cotoletta alla bolognese, maestosa e intimorente quanto basta; e quell'unto lasciato sul piatto dai Rigatoni alla salsiccia, dai, chi non ci farebbe una scarpetta? I secondi invece avranno di che divertirsi con piatti come Tortelloni di ricotta, acciughe, fave e pecorino oppure Cookie al parmigiano Reggiano e lardo di cinta senese con crumble di Aceto Balsamico.
Da quest'anno il bancone d'ingresso si è trasformato in bar, dove il giovane Nico Salvatori coccola i clienti con cocktail da aperitivo o da dopo cena affatto scontati. Plauso alla carta dei vini coraggiosamente orientata sul fronte naturale.
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