Metti una sera a cena in un ristorante dalla doppia anima, da un lato giovane e informale, col suo kaiten sempre affollato, dall’altro elegante e raffinato, con una saletta riservata e accogliente. Quel che un tempo era un ristorante giapponese come tanti nella capitale da qualche anno a questa parte si è trasformato in una meta gastronomica da non perdere, non soltanto per gli addicted di cucina nipponica, ma per tutti coloro che amano concedersi un momento dedicato all’enogastronomia di qualità, fatta di materie prime selezionate con attenzione, preparazioni accurate e vini interessanti e non scontati.
Il menu è ampio – fra classici sushi e sashimi e proposte più insolite e creative – e forse la scelta non sarà facile: se l’indecisione dovesse prendere il sopravvento, non esitate a farvi consigliare da uno staff cordiale e preparato. Potreste assaggiare ad esempio un eccezionale nigiri sushi di wagyu aromatizzato al teriyaki e cotto alla fiamma, l’invitante New Style Sushi Edomae (ispirato alle ricette della Tokyo seicentesca), il gustoso Shake Smoke (filetto di salmone in salsa teriyaki, affumicato al legno giapponese Hinoki). Se invece avete voglia di una sosta più rapida, informale e all’insegna del divertimento della scoperta, accomodatevi al kaiten su cui scorrono maki, nigiri, tempura e tante altre piccole bontà.
La proposta gastronomica è accompagnata non soltanto da una carta dei vini non scontata, ma anche da un’interessante selezione di sake e dalle immancabili birre giapponesi.
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giornalista pubblicista sempre in viaggio fra Roma e la Romagna, collabora con alcune delle più importanti guide e testate giornalistiche italiane di settore