L'imbocco di viale Monza è il gate di NoLo, il quartiere multiculturale di Milano - e per multiculturale intendiamo quel pour-pourri più o meno resistente alla gentrificazione di macellerie halal, ristoranti di hot pot e negozietti di prodotti da angoli diversi e opposti del mondo, spesso e volentieri mescolati in chiavi alquanto randomiche.
Bene, lì dove si aprono le porte della zona dall'acronimo al passo con i tempi c'è un esemplare progetto di autenticità, intesa come una linea di cucina fedele e aderente alla propria identità e comunque in perfetta sintonia con il contesto in cui è calata. Le Nove Scodelle è un piccolo tempio informale della cucina del Sichuan, la cui sacralità si perpetra nei piatti iconici, sempre presenti, nella fortuna auspicata dal numero nove e dalla sua simbologia, nell'esplorazione del piccante e dei suoi sapori portati in tavola in chiave spontanea, amichevole e rassicurante.
Ecco che i grani di pepe del Sichuan si esprimono in punte acide e citriche negli Straccetti di pollo, mentre la Dadolata di coniglio divampa (questa volta letteralmente) in un caldo pieno, morbido, al punto che potreste aver bisogno di masticare i peperoncini per una tregua - e qualora non dovesse essere abbastanza, pescare un bastoncino di zenzero dalle verdure fermentate potrebbe sicuramente aiutare. Sì, è il luogo giusto per superare anche la più resistente idiosincrasia al piccante (così come per tuffarcisi a capofitto, nel caso degli appassionati), perché qui si va oltre al poco definito pizzicore sulla punta della lingua.
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Tavoli all’aperto
convinta che si possano cavare storie anche dalle rape, lavora su strategie di comunicazione e sulla redazione di contenuti per Slow Food Editore, riviste e aziende del mondo gastronomico