Che bello avere a che fare con giovani chef pieni di determinazione! Abbiamo incrociato per la prima volta Stephan Zippl qualche tempo fa, aveva soli 29 anni e tanta voglia di giocarsela, d’altra parte è atleta nell’animo e nel fisico, gareggia nelle competizioni di biathlon e ossigena i polmoni con l’aria fresca del suo altopiano del Renon, sopra a Bolzano (lui è nato proprio da queste parti, a Longostagno). Ora che di anni ne ha qualcuno in più - è un classe 1988 – lo abbiamo ritrovato più in forma che mai: la sua gara si disputa nelle cucine del ristorante 1908, l’insegna gourmet del Parkhotel Holzner.
Zippl intanto parte dal territorio, come tanti ma meglio dei più: s'approvvigiona dai piccoli contadini e allevatori del Renon, dai masi, dall’orto dell'hotel e così via. Poi incanala questa prelibatezza in un concetto di cucina basato su quattro pilastri principali - dolcezza, acidità, piccantezza e croccantezza – ma noi ne aggiungiamo due altri: gioco di temperature e quello di consistenze cotto-crudo.
Ciò che sorprende è la forte personalità della sua tavola. Ha tanto coraggio, Zippl. La sua proposta dimostra struttura e gusto; ma deriva soprattutto dalla capacità di osare accostamenti spesso originali, combinazioni insolite, figlie di libertà di pensiero e piacere creativo. Chi se ne frega della sbavatura qua e là: i piatti hanno identità e anima, son variazioni fuori dagli schemi del già noto, così ci si diverte perché si percepisce di avere a che fare con un giovane chef che sta definendo sempre meglio uno stile suo proprio.
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Ristorante con camere
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it