"Nel cuore della Sicilia, a Raffadali, nostro padre dopo scuola e durante le feste ci portava ad aiutarlo a lavorare i campi, dalla vendemmia alla raccolta del pistacchio, dalle olive alle mandorle, ci sono entrati nel sangue. La cultura culinaria della Trinacria, i prodotti locali, la vita nelle campagne, il sole di Sicilia sono stati i nostri compagni di giochi e i nostri precettori" racconta con orgoglio Salvatore Butticè, che insieme al fratello Vincenzo si passa la palla di chef in cucina.
Sono tre i pilastri che sorreggono questo piccolo tempio gastronomico che portano lustro alla cittadina di Monza, scevra di insegne gourmet di livello: la famiglia, che con la dolcezza di Antonella chiude il cerchio dei fratelli che animano Il Moro; il calore di una terra che storicamente ha sempre accolto viaggiatori, principi e culture distanti tra loro, divenendo baroni dell'ospitalità brianzola; l'insegnamento, che il padre ha trasmesso ai fratelli e che Vincenzo e Antonella portano ai ragazzi delle scuole alberghiere dove insegnano più che passione che per lavoro.
E così la loro carta insegna, piatto dopo piatto, a scoprire la Sicilia più vera, in un vortice di ricordi e suggestioni: provate il menu Viaggio in Sicilia per assaporare il mare con l'Assoluto di gambero di Mazara del Vallo o un superbo Risotto con ricci di mare e zafferano brianzolo, che sancisce l'approdo dei Butticè a Monza, dando lezioni in Padania quanto a cottura del riso. Una cucina puntuale, sincera, golosa, porto sicuro e che dalla Sicilia prende il volo con il menu Il Contemporaneo.
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mentre studiava Economia a Verona, passava gli appunti ai compagni, imprenditori vinicoli della Valpolicella, in cambio di ottime annate: da lì l'amore per il buon cibo e il bere bene. Collabora con Style del Corriere, Pambianco, Ansa, Class, Il Giornale, Esquire