In un paese dove si contano più capi di bestiame che abitanti, dove il consumo annuale medio pro-capite si aggira intorno ai 50 kg, dove l’arte su come cucinare la carne viene tramandata di padre in figlio, l’asado (la grigliata di carne) rappresenta l’elemento identitario più marcato della cultura gastronomica del paese, e celebrarlo significa, secondo Pablo Rivero, proprietario di Don Julio, celebrare l’identità argentina che si declina attraverso il vino e la carne.
Rilevato da Rivero nel 1999 quando era una modesta e “umile parilla di quartiere” (espressione che il suo proprietario continua a usare tutt’oggi, a sottolineare il senso di appartenenza al quartiere e alla sua gente) in 20 anni Don Julio si è trasformato in un punto di riferimento per la gastronomia porteña e in una vera e propria istituzione che ha come colonne portanti l’argentinità (e quindi il culto della carne), l’accoglienza (il culto dell’ospitalità) e la materia prima eccellente (il culto della qualità). A Don Julio viene servita non solo la miglior carne argentina - da allevamento all’aperto - ma anche verdure degli orti biologici del ristorante, oltre a pane, affettati, salumi, dolci e gelati elaborati artigianalmente dallo chef Guido Tassi, che ha portato in dote al progetto anche un focus sulla stagionalità dei prodotti, non scontato nel paese.
Oltre che per i succulenti tagli di carne tipicamente argentini - la entraña, su tutti - Don Julio merita sicuramente una visita anche per la sua cantina che, con le sue 20 mila etichette, rappresenta la più interessante selezione nel paese
+541153115668
Tavoli all'aperto
+54(0)1147765005
classe 1979, nata a Milano da madre altoatesina e padre croato cresciuto a Trieste: figlia di terre irredente e intensamente attratta dai Sud del mondo. Ha scritto (tra gli altri per Diario e Agrisole), tradotto (tra le altre cose: La scienza in cucina di Pellegrino Artusi), mangiato e degustato - senza mai smettere di scattare fotografie - tra Argentina, Cile e Guatemala per più di 5 anni. Dovendo proprio ritornare in Italia è andata quanto più possibile a Sud. Dal 2016, e per il momento, vive in Sicilia, da cui collabora con Wine in Sicily