Da un’amicizia nata tra i fornelli di Da Caino – regno di Valeria Piccini – prende forma e sostanza il ristorante Saur, dei giovani Alessandro Sciortino, Nicholas Carusio e Virginia Severgnini. Siamo nella placida campagna bresciana, più precisamente a Barco, dove troviamo questo ristorante giovane e di carattere. Unione e passione, in nome del sapore, questo è Saur, ristorante di cui non a caso il nome è declinazione dialettale della parola stessa.
In cucina, gli chef Alessandro e Nicholas, propongono una cucina visceralmente legata al territorio, con pietanze di creatività vibrante in un menù in continua evoluzione. Ogni piatto gioca di colori, consistenze, profumi e gusti, come i Tortelli con cipolle di Rovato, mandorle e spinaci. L’attenzione alla sostenibilità delle materie prime, prettamente kilometro zero e l’utilizzo di verdure provenienti dall’annesso orto, denotano il chiaro intento di voler assecondare i ritmi della natura, nell’esaltazione massima del territorio.
l locale – un vecchio cascinale ristrutturato - è altrettanto propenso al verde: le due salette dal carattere moderno con un tocco di tradizione, si completano con una veranda ariosa che volge sul giardino. Diventa chiaro l’intento di voler creare uno spazio unico tra l’interno e l’esterno, in un gioco di pareti scure e verdi piante rampicanti. Il servizio, sapientemente affidato alla terza figura cardine di questo progetto, Virgina, si presenta spigliato e professionale, corredato da una buona carta dei vini.
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Tavoli all'aperto
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folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet