L'Abbazia di Rosazzo domina il panorama che da solo meriterebbe una visita, ma il viaggio deve essere mirato all'offerta del raffinato ristorante posto sulla sommità di una collina. Dai tavoli attraverso ampie vetrate si ammirano i vigneti fino alle Prealpi, e nei mesi estivi sul terrazzo all'esterno si cena assaporando la fresca brezza che spira dalle vicine valli del Natisone.
Ma è l'affiatato team creato da Andrea Fantini, lo chef che si è formato alla corte di un mostro sacro qual è Sergio Mei, a essere popolato di giovani dotati di un talento naturale. A dare man forte in sala e in cantina c’è Andrea Sbrizzo, forte dell'esperienza acquisita prima a New York alla corte di Lidia Bastianich, poi in varie realtà pluristellate italiane. I piatti sono di concezione moderna ma non superano mai limiti che il promettente e talentuoso cuoco si impone: gusti ben marcati, decisi e nitidi che si alternano tra mare e campagna. Per cominciare c'è l’ottimo Carpaccio di filetto di manzo con funghi porcini, fonduta di Montasio e Asperum di Midollini invecchiato trent’anni, mentre è da provare il Raviolo di piccione con lo zuf di polenta, oppure lo Spaghetto monograno Felicetti tiepido con agrumi e scampi. Tra i secondi, un classico è rappresentato dal Flank Steak con pomodoro nero e cardoncelli.
Ma la vera tentazione arriva con la carta dei dolci, creati da Valentina Bortolin, che ogni giorno sforna anche un pane fragrante. Tra i dessert vi consigliamo di provare il Biscotto con gelato alla nocciola fatto in casa e fichi caramellati. Molto ben fornita la cantina.
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articolo a cura degli autori Identità Golose