Negli anni Fabrizio Ferrara è diventato un punto di riferimento per tanti parigini. Sempre fedele a uno stile semplice, tradizionale e sincero ai prodotti che utilizza, è la generosità nel cucinare che ha reso Osteria Ferrara il ristorante italiano per eccellenza: per tanti clienti che l'hanno trasformata nella loro mensa, per tanti cuochi che vengono qui durante i loro giorni di riposo.
I piatti di Fabrizio si legano a dei classici (solitamente del sud Italia, ma non solo) e sono resi un po' più contemporanei, magari allegerendone ingredienti e preparazioni o seguendo la mano del cuoco, che li rende più vicini a una sua idea di cucina. Cosa c'è di straordinario in una Caponata con la burrata? "Nulla", verrebbe da dire, salvo poi affezionarsi a quella di Fabri; stessa cosa per le Linguine alle vongole, mantecate con intelligenza fino a dargli un tono e un mordente per cui sarebbe facilissimo riconoscerle anche ad occhi chiusi. Elogio all'eccezionale normalità di un ristorante in cui si viene perché si sa esattamente cosa si vuole.
Così come cambiano i prodotti durante le stagioni, anche Fabrizio adegua la cucina della sua Osteria: in autunno, impugnate un cucchiaio e affondatelo in un risotto fatto con vialone nano, jus de viande e funghi; quando è inverno non si possono non prendere i ravioli di spinaci con tuorlo liquido, possibilmente ricoperti di tartufo. Così, tra le migliaia di ristoranti italiani tradizionali a Parigi, questa guida ne recensisce proprio uno che rappresenta al meglio la nostra cucina: personale, umile ma soprattutto ospitale.
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milanese, a volte londinese, fondamentalmente parigino. Esperto mondiale di BLT sandwich, bevitore di Americano e aspirante Larry David. Solitamente magna e se rilassa. Ogni tanto scrive