È il golden boy della pizza pugliese, il millennial che ha innestato dal Salento in su la rivoluzione in corso sul disco di pasta. Fiuto imprenditoriale, talento di uno nato col sangue artigiano, attitudine alla didattica. Se 400 Gradi è il punto di innesco della pizza nuova in terra di Puglia, Godi è il ragazzo che primo fra tutti ci ha dato un taglio con le sciatterie che ammorbano il pizza world.
In viale Porta d’Europa, periferia urbana a dieci minuti di passeggiata dal centro di Lecce, il benvenuto porta il sorriso e gli occhiali shocking di Emanuele. Una brigata pizzaioli ruggenti allevati dal giovanissimo capomastro, esibisce muscoli all’altezza dei grandi numeri in pista tutte le sere. La sala regge il passo, scandendo una narrazione chiara del piatto e muovendosi con destrezza fra gli interni di design jungle-animalier. La ricetta comprende uno studio eternamente in progress di farine e impasti, tempi giusti di lievitazione, cornicione alto ma senza impennate e grandi ingredienti setacciati nel paniere mediterraneo: un florilegio di cultivar fra i pomme d’amour, bufale di origine campana certificata, verdure maturate al sole caldo de lu Salentu, salumi scelti fra le grandi case norcine, rispetto delle stagioni e un gran fiuto per gli abbinamenti al topping.
I cult della casa? La magnifica semplicità dell’Extra Regina, base rossa con pomodoro, bufala, datterino e basilico. Capolavoro d’autunno la Carciofi&Ricotta, base bianca di bufala, carciofi arrostiti, capocollo di Martina Franca e delicatessen di ricotta mista.
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cronista di professione, curiosa per costituzione, attitudine applicata al giornalismo d'inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica Sapori, Gambero Rosso e Dispensa