Il Mare, una magnifica ossessione. Negli ultimi anni abbiamo raccontato la crescita costante di un ristorante atipico per Bevagna, dove regna sovrana una tradizione terragna, in cui parlare di “cucina di mare” sembrava così strano. Eppure, Vittorio Ottavi non ha mai mollato, convinto dalle sue granitiche passioni che lo hanno motivato sempre a guardare oltre più facili soluzioni gastronomiche.
Oggi non bisogna più parlare di evoluzione, ma di realtà. Il percorso si è concluso, Vittorio è arrivato lì dove voleva approdare: un luogo intimo, elegante, armonioso, in cui offrire una vera esperienza di sapori e interpretazioni legate al mare e ai suoi prodotti. Certo, a Vittorio, non è mai mancato il coraggio di osare e di imparare, di confrontarsi con realtà importanti e di definire dentro di sé i suoi obiettivi: la sua tenacia è stata la sua forza.
Guarda, studia, riflette e poi elabora in un intreccio narrativo esemplare: i suoi piatti non sono banali, anche dietro una apparente semplicità nascondo architetture complesse e ragionate. E le ispirazioni non sono soltanto figlie di onde che partono da lontano, ma echeggiano anche di suggestioni locali. Parte da materie prime di livello eccelso, le trasforma dopo innumerevoli prove, arriva a risultati assolutamente convincenti: Ostrica e porcino fermentato; Polpo con Fagiolina del Trasimeno; Rigatoni con ragù di cannolicchi; Ombrina con bieta e maionese di limone alla brace. A Bevagna (non a Senigallia) difficile gioire più di così.
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giornalista enogastronomico, direttore responsabile di James Magazine, ama la bellezza, gli Champagne e due colori: il nero e l'azzurro