Botteghe Antiche

Nel corso del 2025 Stefano D'Onghia ha deciso di cambiare facendo quella che lui stesso ha chiamato "una rivoluzione al contrario". Dopo anni nei quali la sua osteria era stata un esempio tra i più luminosi di cosa significasse essere contemporanei, Stefano ha deciso di tornare a essere una semplice osteria di paese, portando con sé, però l'anima e il tocco che l'ha fatto conoscere e amare in questi anni.

Il nocciolo di questo cambiamento riguarda una carta più semplice, ancora più legata ai sapori della tradizione contadina locale, priva di qualsiasi orpello non necessario e focalizzata sulla valorizzazione gustativa e ideale del patrimonio agricolo di questo angolo di Puglia. La mano, solida e sottile di Stefano e del resto della sua squadra non è cambiata, come non è cambiata l'atmosfera resa solo più calda da iconiche ed evocative tovaglie a quadretti e da belle sedie in paglia.

E se la carta dei vini con oltre 800 etichette non bastasse a soddisfare la vostra sete a pochi passi dall'osteria c'è un nuovo indirizzo di famiglia, la vineria Dopolavoro guidata dal vulcanico Giuseppe Barretta.