Nel panorama dei cuochi stellati che anima la scena gastronomica della capitale, Marco Martini da Colleferro, periferia allargata a sud di Roma è certamente uno dei più intriganti.
Un po’ per la verve che oltre a caratterizzare il personaggio si ritrova in una cucina capace di sorprendere andando a pescare con regolarità nella tradizione romana, ma dove ci si concede guizzi d’autore, e un po’ per il vissuto atipico da guascone e battitore libero dei fornelli con un passato da rugbista (uno dei suoi amici e compagni di scorribande mangerecce è Martin Castrogiovanni) e la frequentazione di cucine che gli hanno lasciato negli anni gli insegnamenti giusti per formarsi.
Al netto delle numerose variazioni stagionali che modificano la proposta culinaria, il menù parte subito con le sollecitazioni locali nella pagina definita I Romanissimi, un degustazione dai connotati storici, che abbraccia tredici anni di storia del cuoco attraverso reinterpretazioni dei tanti sapori laziali. Tra le proposte, Tortello di mortadella, pizza bianca e pistacchio e il Rombo alla carbonara. Si continua con altri degustazione interessanti, come Empatia, dieci portate a mano libera e Veg-etariana.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+39065818355
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)