Si mangia tra gli scaffali di bottiglie, e ogni scaffale è una tentazione. Si deve partire dal vino per capire l'anima profonda di Magazzino 52, che cucina pretesti per bere bottiglie di una selezione autonoma e personale, ricca di etichette e annate e non oberata da ricarichi impossibili. Insomma, il primo motivo per venire qui è condividere buone bottiglie con gli amici.
Ma non è per questo che il cibo sia secondario. E anzi da una piccola carta che normalmente contiene due antipasti, due primi e due secondi si assaggiano piatti di alto livello, curati nella ricerca della materia prima e precisi nell'esecuzione, dai mezzi paccheri Gerardo di Nola, con cozze, passata di pomodoro, prezzemolo e peperoncino al merluzzo dei Mari del Nord, porro dolce di Cervere, salsa romesco e oliva cotta al forno. Passando per qualche piemontesità più classica. E dunque anche il cibo è il primo motivo per un pasto qui.
avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100
+393396969679
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