Giuseppe Raciti ha tra le mani un talento allegro e leggero, che gli consente di attraversare con disinvoltura tecniche e stili, contagiando ogni ospite non solo con la sua curiosità e almeno un po' del suo goloso palato, ma innanzitutto con la sua voglia di assaggiare, esplorare, divertirsi, saltando senza elucubrazioni dagli impeccabili fritti di quella cucina della strada verso cui non nasconde una passione ancestrale, a composizioni tanto raffinate e delicate da elevarsi quasi a richiami d’Oltralpe.
La sua cucina corona un’esperienza di ospitalità siciliana accogliente e signorile come poche, quella del country boutique hotel Zash che la famiglia Maugeri ha installato ai piedi dell’Etna, ristrutturando superbamente la dimora padronale e il palmento per farne la casa ideale di ogni vacanza in campagna. E l’Etna parla attraverso quel doppio registro della cucina di Raciti: nella composta di gelsi che affianca e nobilita l’Uovo in camicia croccante ai formaggi dolci (che chi passa da qui non può mancare di provare), così come nell’arancia candita che addolcisce e rinfresca l’elegantissimo Risotto al pesto di basilico con mandorle e scampi scottati.
La sua dichiarata ricerca di ‘piccoli sogni gastronomici’, però, non può fare a meno di condurlo oltre confine, con piatti dal respiro internazionale come il Tonno in salsa kabayaki con spaghetti di daikon e granita di yuzu o la Pluma di maialino iberico con ketchup di lamponi e cipollotto alla brace: due secondi da leccarsi i baffi, degni di un cuoco che prima d’ogni altra cosa ha gola, stomaco e voglia di mangiar bene.
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Ristorante con camere
Tavoli all'aperto
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modicana, giornalista, sommelier. Attraversa ogni giorno le strade del “continente Sicilia” alla ricerca di storie legate alla cultura del cibo e del vino. Perché ogni contadino merita un romanzo