«Vi accompagneremo in un viaggio attraverso i sapori sgradevoli del Salento», ci dicono a un certo punto: provocatori fino all’eccesso, straripanti nelle scelte, strepitosi nell’esito. Bros non è un locale per tutti. Presuppone il possedere un palato allenato? Di certo pretende che il commensale sia disposto alla diversità, all’estro d’autore, al farsi sorprendere, a vincere i pregiudizi gastronomici, che sono spesso i più radicati.
Isabella Potì e Floriano Pellegrino fanno cultura del cibo attingendo alla tradizione, dando però al tutto un'immagine trendy-eccentrica-provocante e causando così un cortocircuito. Appaiono patinati e globalizzati ma il loro menu è scritto in dialetto; sono metropolitani ma in periferia; contemporanei, quasi avanguardisti, ma guardano al passato, al recupero di prodotti e lavorazioni dimenticate. Una delle loro espressioni chiave è: background gustativo.
Un approccio glocal originale, una sorta di cosmopolitismo salentino che è una gemma da tutelare. Perché è l’ennesima dimostrazione che per preservare l’eredità e l’identità del passato, occorre condurle con sé nel futuro.
classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it
+390833775336
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it