Arrivati nel paese di Morgex è praticamente impossibile non inciampare nel Caffè Quinson, la ricettività è completa, dopo una recente ristrutturazione l’offerta del ristorante affianca anche quella di qualche camera. Gli arredi sono caldi, si respira la montagna, e ad accogliere l’ospite in prima istanza c’è una famiglia, che si divide in sala spiegando le portate e i vini, tutti ricercati, della vallée, Belpaese e Francia, con qualche proposta extra Europa.
Bottiglie che vengono proposte anche al bicchiere, per chi lo desidera, un servizio non usuale messo a punto da chi il nettare di bacco lo ama: Agostino Buillas, che prima di essere chef è un amante del vino e dei territori più ricercati. In tempi non sospetti si è costruito la cantina che vede oggi anche etichette d’antan a prezzi ragionevoli.
Una cucina, la sua, che mette al centro le materie prime della regione, dal suo orto attinge fiori e frutti che impiega con una mano ispirata e fatta di contrasti, accade già dagli antipasti, in cui spiccano l’uovo, la carne cruda, la trota - la cui produzione è certificata - e i funghi fritti. I pani, con diversi gusti (pomodoro, cipolla, erbe, lardo) anticipano le portate principali in cui montagna e fiume s’incontrano sfoggiando gusti intensi sollevati dalle erbe, come nei Ravioli ripieni, issopo, viola e menta, o nel Salmerino, dalla cottura mirabile, proposto con la bietola. Si chiude con una divertente e freschissima proposta dolce, la rivisitazione della zuppa inglese, con gelato ai frutti di bosco e meringa ove la menta fa da filo conduttore e collante tra le texture.
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articolo a cura degli autori Identità Golose