Agostino Buillas è uno di quei cuochi che considera il proprio lavoro l'essenza stessa della sua vita: vi si dedica da tempo anima e corpo, senza mai risparmiarsi. Ecco perché i quasi tre anni di chiusura forzata del suo ristorante, per i danni subiti dall'incendio che ha bloccato temporaneamente il progetto di ristrutturazione dei locali e l'apertura di alcune camere di charme, gli sono pesati particolarmente. Ecco perché, soprattutto, quando ha avuto di nuovo la possibilità di accogliere il pubblico e di proporre la sua cucina, si è rituffato nella sua professione con ancora più entusiasmo
Enfatizzando, se possibile, quel rapporto con il territorio che già lo aveva ispirato per molti anni. Oggi nei piatti del Cafè Quinson si usano solo ingredienti della Valle. Le eccezioni sono poche e riguardano quelle materie prime indispensabili che proprio non si trovano nelle produzioni locali: il riso, ad esempio. E pochissimo altro. Questo però non porta alla realizzazione di una carta legata, come direbbe una formula ormai stanchissima, “alla tradizione”. Non è un vincolo, ma diventa da subito un’occasione per dimostrare creatività e personalità.
Efficace l'offerta: si può scegliere tra un menu a mano libera, di sei o otto portate, o invece selezionare tre, quattro o sei portate da un elenco di piatti, una ventina, non divisi nelle consuete categorie (antipasti, primi…). Tra le novità abbiamo particolarmente apprezzato il lavoro sulle carni di mucche valdostane riallevate, dopo la fine della loro vita da vacche da latte. Una deliziosa "vaca vieja" dall'accento locale.
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giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
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